Senza dubbio, l’avvento del digitale ha cambiato il nostro modo di conservare foto, vecchi filmini di famiglia, lettere d’amore e tutti i documenti possibili che appartengono o raccontano le nostre vite. Corriamo a digitalizzare tutto con l’idea che così tutto sarà tracciabile per sempre. In realtà la storia ci insegna che anche gli stessi bit in cui salviamo adesso, potrebbero non essere riproducibili nel futuro. Basti pensare ai floppy disk degli anni ’90, che pur essendo supporti solidissimi, ad oggi non sono più leggibili poiché gli strumenti per riprodurli sono diventati ormai pezzi da museo.

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Cosa possiamo fare allora per salvare la nostra memoria? Vinton Cerf ci dà un consiglio prezioso “se ci sono foto a cui davvero tenete, createne delle copie fisiche. Stampatele.” Non affidiamoci solo alla memorizzazione digitale, ma rendiamo i nostri ricordi ed i nostri documenti degli oggetti tangibili e conservabili nel tempo. Solo così potremo essere sicuri che non ce ne libereremo mai!

Per quanto mi riguarda, sono tanti anni che non stampo più le foto e che digitalizzo tutti i miei documenti. Questa notizia però mi ha fatto riflettere, e credo che d’ora in poi inizierò a selezionare i documenti più importanti per creare fascicoli e album da conservare in un archivio casalingo, al sicuro!

E voi, in che modo siete abituati a conservare i vostri documenti? Li stampate oppure digitalizzate ogni cosa?