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Mangiare di stagione vuol dire anche mangiare salutare perché cambiare i cibi in tavola secondo le stagioni significa diversificare in automatico l’apporto di vitamine, sali minerali e altri nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno. È vero, oggi possiamo acquistare ogni tipo di frutta e verdura in ogni mese dell’anno. Questa disponibilità infinita, però, vuol dire sostenere costi maggiori che vengono inclusi nel prezzo finale, tra cui i costi di conservazione e di trasporto.

I maggiori costi sono dunque economici, ma anche e soprattutto ambientali: un tir che attraversa l’Europa con dei pomodori esotici, le celle frigo che "tengono buone" le verdure anche per settimane e la produzione in serre riscaldate mentre fuori magari si gela sono tutte attività energivore che inquinano l’aria. Basta dunque aspettare i mesi giusti per avere l’intero arcobaleno di sapori che frutta e verdura sono in grado di offrirci nelle varie stagioni.

Noi in trnd per i nostri pranzetti cerchiamo sempre di scegliere cibi locali, vicini e conosciuti. La filiera corta è la prima e migliore garanzia che i prodotti che portiamo in tavola siano davvero freschi e genuini.

E voi, come scegliete i vostri alimenti? Rispettate la stagionalità?