Le risposte alle nostre domande - parte III

Carissimi trnder, la nostra curiosità non ha limiti e Giovanni di De Cecco è entusiasta di rispondere nuovamente alle nostre domande. Il nostro passaparola è sempre più ricco di informazioni :) Buona lettura!

Come si smaltisce la confezione della pasta De Cecco?
Gli imballi delle confezioni di pasta De Cecco sono riciclabili. Pertanto possono essere separati nelle diverse frazioni (carta o plastica) e come tali smaltiti nella raccolta differenziata.

Quando e come è nato il logo De Cecco?
Il marchio della De Cecco con la giovane contadina che tiene tra le mani due mannelli di grano si richiama ai costumi tradizionali femminili, diffusi in ogni città e paese d’Abruzzo. Il marchio, registrato nel 1952, ha conosciuto numerose versioni e continui rifacimenti.

Come avviene l’ideazione di un nuovo formato di pasta De Cecco?
L’attività di progettazione di nuovi formati si basa sulle indicazioni provenienti dal mercato (sia attraverso l’analisi di banche dati col ranking dei formati, sia attraverso segnalazioni provenienti direttamente dalla nostra Forza di Vendita) in modo da conoscere e soddisfare al meglio i bisogni dei consumatori. Operativamente si costituisce un gruppo di lavoro con i rappresentanti delle varie funzioni aziendali, al fine di progettare e realizzare il nuovo formato che naturalmente dovrà rispettare tutti i rigidi parametri qualitativi che contraddistingue ciascun prodotto De Cecco.

Esiste un ricettario De Cecco?
Sì, nel corso degli anni sono stati realizzati dei ricettari, l’ultimo con la collaborazione dello chef Heinz Beck. Sempre con la partecipazione dei principali chef stellati, sono stati realizzati tre volumi (Pasta, Pasta d’Autore e il recentissimo Pasta Damare) dove viene celebrata la pasta grazie all’interpretazione di una ricetta da ciascuno degli chef coinvolti.